
Sempre più visitatori a Bologna. La città delle due torri ospita quotidianamente fino a 500.000 “city user”, che frequentano il centro per turismo, studio e lavoro, con una presenza universitaria di 85.000 studenti iscritti, dei quali la metà fuori sede. Allo stesso tempo, è cambiata l’offerta commerciale, così come in tutte le città che conoscono un boom turistico, e “si sono moltiplicate denunce” di irregolarità, “di sfruttamento lavorativo e di bassi livelli salariali”. È quanto emerge nell’ambito del convegno “Mobilità turistica e l’evoluzione del trasporto passeggeri”, promosso oggi da Economia Pulita in Sala borsa. Evidenzia Alessandro Servadei, presidente della società ‘green’: “La tutela dei centri storici è un tema sempre più sentito dalle amministrazioni comunali. Bologna ha appena pubblicato il cosiddetto decreto Unesco, ponendo limiti alle attività commerciali, ed è in discussione l’adozione di una Carta del turismo per andare verso un modello etico di sviluppo”. Economia Pulita, in tutto questo, propone “un nuovo approccio alla sostenibilità intesa come legalità. In questo momento i fattori Esg”, Environment, Social e Governance, non sono solo un obiettivo, quindi, ma “soprattutto uno strumento che il mercato ha a disposizione per premiare le realtà che decideranno di applicarli per aumentare la propria competitività ed allo stesso tempo dare trasparenza al loro operato. Questo vale in tutti i settori, anche nel turismo e nella mobilità dei passeggeri”.
Aggiunge Antonio Monachetti, responsabile del settore Beni e aziende confiscate di Libera Emilia-Romagna: “L’obiettivo è diffondere modelli di sviluppo di qualità, con attenzione alla dignità del lavoro, alla crescita etica del settore e ad un miglioramento complessivo dell’intera comunità cittadina, in modo tale da elevare la qualità dell’intero settore e creare un argine ai tentativi di riciclaggio e radicamento criminale”. Se ne parlerà anche al Festival dei Beni confiscati, di Libera Bologna, il 23 e 24 maggio.